Fatturazione elettronica dal 31 marzo 2015
Dal 31 marzo, l’obbligo della fatturazione elettronica sarà obbligatorio verso tutta la Pubblica Amministrazione ( in vigore dal 6 giugno 2014 per le amministrazioni centrali).
Dunque a partire dal aprile 2015, ogni azienda fornitrice della PA dovrà emettere fattura elettronica per tutta la Pubblica Amministrazione, che implica l’utilizzo di posta elettronica certificata, firme digitali e un software per archiviare documenti in modo sicuro per almeno 10 anni, fatta eccezione per enti No Profit che possono continuare ad emettere ricevute cartacee con l’indicazione del codice fiscale.
Le fatture, inoltre, non devono essere indirizzate agli enti pubblici, ma a un sistema centrale, gestito dall’ Agenzia delle Entrate e dalla Ragioneria dello Stato, che la controllerà e la validerà inoltrandola ai singoli enti che potranno accettarla o respingerla e quindi pagarla.
Ecco alcuni numeri:
21.000 Enti Pubblici, pari a circa 36.880 uffici, tra PA centrale e locale coinvolti dall’ adozione della fatturazione elettronica nei rapporti dei propri fornitori;
2 Milioni di imprese, coinvolte dall’ obbligo della fatturazione elettronica verso le PA, pari a circa il 40% del totale delle imprese italiane;
60 Milioni di fatture verso le PA ogni anno;*
1,5 miliardi di €/anno di risparmi per PA e imprese legati all’ implementazione della fattura elettronica;*
6 miliardi di €/anno di risparmi in caso di estinzione del processo digitale all’ interno Ciclo dell’ Ordine;*
E per ultimo ma non di minore importanza, una maggiore trasparenza perché permette di tracciare e rendere trasparente l’intero ciclo di vita dei debiti commerciali.
* Stime Osservatorio Fatturazione Elettronica e dematerializzazione del politecnico di Milano